Falsi sospiri di becchini,
di suonatori di organino
le orchestre dicon che dovrei lasciarti,
campane in festa e trombe d‘auto
sghignazzano in faccia a me
è ingiusto sai se ti perdo.
Ti voglio, ti voglio, ti voglio con me
quanto ti voglio
Politicanti, alcolizzati
schivano gli occhi di affamati
e un redentore da due soldi, ti aspetta
io aspetto chi allontanerà
l‘amaro calice da me
e mi dirà di aprir la porta a te.
Ti voglio, ti voglio, ti voglio con me
quanto ti voglio
I padri non ci sono più
il vero amore è sotterrato
e i figli han disdegnato me
perché non vi ho pensato.
Ritorno al solito motel
la cameriera è sempre là
ed è gentile come sempre, con me
lei vede tutto, e sa già
che io vorrei essere con te
ma non dice niente, lei sa che
Ti voglio, ti voglio, ti voglio con me
quanto ti voglio
Il tuo bamboccio l‘ho incontrato
ancora un po‘ e l‘avrei strozzato
non son stato furbo, lo sai
campane in festa e trombe d‘auto
sghignazzano in faccia a me
è ingiusto sai, se ti perdo.
Ti voglio, ti voglio, ti voglio con me
quanto ti voglio