Apriti Sesamo, apriti Sesamo, apriti Sesamo.
Sorrideva Sherazade e i suoi denti, come fili di perle,
come chicchi di grandine, come fiori.
Scintillavano al sole per la grandezza di Allah.
Dalla sua bocca, le più belle fiabe trovavano vita per il Re.
Cominciò così, la bella a raccontare di Alì Babà e dei 40 ladroni.
Apriti Sesamo, apriti Sesamo, apriti Sesamo.
Alì aveva seguito, di nascosto, come un‘ombra, una banda di ladri, camminavano nel bosco in fila indiana.
Arrivarono davanti ad una grande grotta, nascosta da cespugli. Il loro capo imperioso ordinò Sesamo apriti... la roccia girò su se stessa e come porta si spalancò: monete d‘oro, pietre preziose, sciabole scintillanti e tappeti di Bukara.
Orci di vino pregiato, vasi pieni di luce lunare che illuminavano attorno per il piacere degli occhi.
Quando i ladri si allontanarono al galoppo, ed erano ormai lontani,
Alì Babà si fece coraggio... e si avvicinò alla grande grotta, impaurito e tremante ripetè la formula magica: Sesamo apriti.
La roccia girò su se stessa e come porta si spalancò.
A quel punto, sorto il giorno, Sherazade si interruppe e la fiaba finì