Maddalena ti ricordi
il tempo in cui i tuoi demoni
nell’inchiostro ti lasciarono
sprofondare giù?
Era Giugno lo ricordo
le campagne profumavano
le guardavi dalla scuola
e i pensieri ti sbranavano.
La tua classe si stupiva
i giornali commentavano
quel tuo gesto esauriva
la solarità del tuo viso.
La città marcisce nell’afa
la ferrovia
è un sogno di morte.
Maddalena
tra le giostre e le lampare
si nascondono pensieri
che nessuno vuol trovare.
Hai finito le parole
l’ira ti consuma il fiato
in questo mondo abbiamo tutto
eppur si muore.
Quel tuo gesto gli era nuovo
eppure hai scritto parole d’odio,
col tuo ultimo biglietto
ci hai guardato tutti dentro.
Chissà cosa mi ha salvato?
Cosa ti ha condannato?
Ci incontriamo dopo il treno,
non ti conobbi mai, Maddalena.
Maddalena
tra gli spettri di chi è in vita
non puoi fare finta sia normale
né gridare ormai sei muta.
Hai finito le parole
l’ira ti consuma il fiato
in questo mondo abbiamo tutto
eppur si muore.
Maddalena
tra le giostre e le lampare
si nascondono pensieri
che nessuno vuol trovare.
Ora il treno fende l’aria
gli vai incontro sul binario
non guardare
per favore.