“È un panorama strano questo mondo,
Un’altalena fra chi ama e tradisce, fra chi mente e poi striscia
E non rischia l’ignoto, brama la mischia del nuovo,
Scelta meschina che stordisce di vuoto.
Ma ti premia con unghie e lusinghe, se cerchi la vita
Vita di vissuti e non sopravvissuti,
Di traumatizzati, o scoperti e ammazzati,
Ma se vieni perdonato, sei graziato, premiato,
Giunto a quel traguardo di chi è amato
Più del meritato!
Vincerà l‘amore vero o usato,
Dividersi dà forse un senso a ciò che è stato
Per capire serve ritrovarsi soli:
Per perdonare aver vissuto i propri errori.
C‘è chi ha amato per essere amato,
Che è perduto se non è ascoltato
Chi si perde e dimentica i sogni,
Svaniscon le emozioni più impulsive,
Restan mode remissive fra lavoro e fantasie antidepressive.
C’è chi è solo in altro modo, solo a casa e non sul lavoro
Nascosto nel successo solo per poter non conoscere se stesso
Chi vive di conferme per non perdersi nei dubbi,
Ma la riconoscenza non ti guarisce:
Nasconde i tuoi disturbi.
Vincerà l‘amore vero o usato,
Dividersi dà forse un senso a ciò che è stato
Per capire serve ritrovarsi soli:
Per perdonare aver vissuto i propri errori.
E chi ha trovato un lieto fine, un equilibrio sbilanciato
Ti fa credere in stronzate, ti fa ridere e scordare
Lo odi ora oggi e magari anche domani,
Ma ti insegna a amare un‘altra volta
Quando ti allontani!
Anemone…”