Certe mattine mi dimentico
Di un mondo vile e schizofrenico
Mi sveglio calmo e quasi ascetico
Protetto da umore anestetico
Certe mattine mi dimentico
Di questo mondo nevrastenico
Mi sveglio calmo e quasi ascetico
Con un respiro mi riempio di
Aria
Aria
Aria
Aria
Certe mattine incontenibili
Pressioni spingono i miei limiti
Mi sveglio teso e vulnerabile
Un pesce in una boccia fragile
Certe mattine insostenibili
Sono più dolorosi i lividi
Mi sveglio teso e vulnerabile
Con desiderio incontrollabile di
Aria
Aria
Aria
Aria