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"Dicono" è il nuovo singolo del cantautore Monorene

pubblicato oggi su tutte le piattaforme digitali
2020-10-16 di Elena Scarpace

"Dicono" è il nuovo singolo del cantautore Monorene

Giovanni Marco Cannone è Monorene. Di nome e di fatto.  Nasce nell’assolata Puglia, gemello ma di segno Capricorno. Dapprima “delizia” dei genitori, diventa “croce” quando a sei anni capisce che quel pianoforte nel salottino di casa emette suoni che, all’epoca, sembravano provenire da un altro pianeta. Pertanto, la famiglia decide di portarlo in un’ accademia privata e fare le cose per bene. Comincia a studiare pianoforte classico e in seguito si avvicina a generi musicali contemporanei accostandoli al canto. Entra in Conservatorio che lascia dopo un anno, e al posto della camicia bianca ne indossa una gialla di una band pugliese attiva ancora oggi nel territorio. In giro per locali ha la possibilità di maturare una passione che congiunge talento e “divertentismo” da mostrare sul palco, arrivando quindi alla conclusione di poter sviluppare un progetto da solista fuori dalla propria comfort zone. In quegli anni ha avuto anche esperienze televisive, legate a performance da corista in Rai e, soprattutto, a Sanremo. Giunge a Roma nel 2019, scegliendo la metropoli in quanto capitale del filone ormai plasmato e affermato quale la scena Indie, avvicinandosi al genere ripercorrendone i luoghi e le sonorità. Il primo singolo da lui pubblicato è “Nostalgico”. Monorene è uno dei tanti, ma non per questo come tutti.

Oggi, 16 ottobre 2020 è uscito il suo secondo singolo intitolato "Dicono"

“Dicono è una soave arringa nei confronti della società e degli affetti più vicini e lontani, è la stanza segreta in ognuno di noi che racchiude scuse, sensi di colpa, ma anche la forza di reagire agli eventi e alle imposizioni che la vita ci impone. E’ una storia come quella di tanti, costretti in sorrisi e comportamenti per fare ciò che è meglio. Ma dopotutto l’unico dovere è stare bene con se stessi.”

Dicono
Dicono
Di fare cio’ che è meglio
ma poi è ridicolo
Se non va bene ciò che voglio

Quanto è semplice, stupire questa gente
Basta avere un po’, l’aria da perdente

Poi pensi, che tutto quello che c’ho dentro,
Abbia un senso solo in un sacchetto della spazzatura accanto al letto,
ma che fregatura

Mi specchio, mi spavento
Spendo tutti i soldi senza un senso
Ma ammetto, sono contento
E poi ci penso spesso

Scusami mamma se non sono laureato
Scusa papà se il diploma al piano l’ho abbandonato
Scusatemi amici se poi mi sono trasferito
Faccio solo cio’ che sento
E sapete che non mento

Dicono, sii gentile e fallo spesso
Ma poi è ridicolo, sono gli stronzi a far successo

Mi sveglio e non ci penso
Faccio tutto a caso senza un senso,
Lo ammetto, mi accontento
E ve lo dico adesso

Scusami mamma se non sono laureato
Scusa papà se il diploma al piano l’ho abbandonato
Scusatemi amici se poi mi sono trasferito
Faccio solo cio’ che sento
E sapete che non mento

Scusami cuore se qualche volta ti ho tradito
Scusami tu se sono ancora innamorato
Scuso me stesso, ci provo ma ci vado piano
Forse questo è un difetto che mi fa sentire strano

E non mi frega proprio niente
Se qualche volta sembro assente
Io bevo tanto e inutilmente
Per distorcere il presente

Scusami mamma se non sono laureato
Scusa papà se il diploma al piano l’ho abbandonato
Scusatemi amici se poi mi sono trasferito
Faccio solo cio’ che sento
E sapete che non mento

Scusami cuore se qualche volta ti ho tradito
Scusami tu se sono ancora innamorato
Scuso me stesso, ci provo ma ci vado piano
Forse questo è un difetto che mi fa sentire strano


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